Gatto Nero, Gatta Bianca. Recensione di Roberta Marsano.

La favola Gatto Nero, Gatta Bianca di Silvia Borando (Minibombo Editore 2014), insegna la bellezza del dialogo, la scoperta dell’altro da sé, e lo fa con dolcezza e semplicità.

Gatto Nero è un gattone nero come la pece, se ne va in giro solo di giorno chiacchierando con il suo amico Merlo mentre osserva le rondini che volano nel cielo. Gatta Bianca, invece, è una gattona bianca dalla testa alle zampe e preferisce uscire di notte per chiacchierare con la sua amica Civetta ed osservare le lucciole ed i cieli stellati. Simpatici e curiosi, i due protagonisti di questa storia, decidono di scoprire l’uno il mondo dell’altro: Gatto Nero decide di indagare la notte mentre Gatta Bianca si avventura alla scoperta del giorno.

Risultato? I due si incontrano a metà strada, muso a muso, diventando l’uno per l’altra complici di nuove avventure. In questa storia in bianco e nero le differenze non sono motivo di disagio, si trasformano piuttosto in occasioni di scoperta e divertimento. I due gattoni, apparentemente così diversi, si aprono reciprocamente e con naturalezza alle rispettive peculiarità, finendo persino per innamorarsi e mettere al mondo sei bellissimi gattini di un colore che ancora una volta lascia spiazzati: l’arancione. Non è semplice parlare di diversità senza apparire banali, tanto più quando per farlo si usano il bianco ed il nero, lo yin e lo yang di ogni conversazione del genere.

Questo libro ci riesce, proponendo ai più piccoli una visione sensibile ed accurata di un argomento necessario al corretto sviluppo di relazioni e idee. L’autrice, Silvia Borando, fa in modo che il contrasto di colore ed il gioco degli opposti appaiano evidenti ad ogni pagina del libro, con le sue illustrazioni semplici ed immediate; senza contorni i suoi personaggi hanno necessità dell’opposto cromatico per apparire: sinonimo forse della necessità del diverso per l’affermazione di se stessi e per la scoperta della propria stessa identità, concetti forse difficili nella teoria ma semplicissimi da digerire proposti in questa veste.

La casa editrice, Minibombo, di cui la stessa Borando è coordinatrice, mette inoltre a disposizione un link a giochi ed attività creative che prendono spunto dal racconto, permettendo al bambino di sviluppare un interesse ulteriore nei confronti della storia che in un certo senso si sporge dalle pagine del libro entrando di fatto nel suo universo ludico.

Silvia Borando è nata nel 1986. Da piccola voleva fare la parrucchiera per tingere i capelli di fucsia alla zia. Da grande mantiene la sua passione per i colori lavorando come grafica nello studio TIWI; coordina inoltre il progetto minibombo. Vive tra Trecate e Reggio Emilia e il suo animale preferito è il riccio. La lettura della favola Gatto Nero, Gatta Bianca è consigliata ai bambini dai tre anni in su.


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