L’età anagrafica è l’indizio più comune fornito alla libraia quando si deve scegliere un libro, soprattutto per bambini (ma non manca chi usa l’età anche per identificare un lettore adulto, che la differenza tra un lettore o lettrice di 40 anni da uno/a di 50 spiegatemela voi!).
Quello che stiamo vivendo è un momento particolare dell’anno, le vacanze estive sono entrate nel vivo e bambini e bambine vengono spronati a scegliere almeno un libro da leggere sotto l’ombrellone, o quantomeno nelle poche giornate uggiose che l’estate tirerà fuori.
Quest’anno poi la voglia di spostare l’attenzione da tablet, pc, smartphone è ancora più urgente, dopo quattro mesi di Didattica a Distanza, la famigerata DaD, che ha messo a dura prova studenti, docenti e genitori.
Ovviamente la prima discriminante è l’età, questo elemento da solo però rischia di standardizzare le scelte mettendo tra le mani di bambini e bambine coetanei libri che hanno caratteristiche presumibilmente adatte a loro ma che non tengono conto del reale livello di competenza del lettore o lettrice che lo riceverà.
La conseguenza, quantomai possibile, in alcuni casi assolutamente probabile, sarà l’abbandono del libro in questione, anche se bellissimo e portatore di contenuti eccellenti.
La seconda informazione che ricevo quando mi viene richiesto un libro è un elemento che suggerisca la passione del momento, in cima alla lista dinosauri e principesse (e qui dovremmo aprire un capitolo a parte sugli interessi etichettati come maschili o femminili, spesso frutto di proposte unidirezionali e non di vera attenzione alle scelte del singolo, del caso specifico di unicorni e arcobaleni ho già parlato nel blog, trovi l’articolo qui).
L’interesse comunque per un tema piuttosto che per un altro è sicuramente importante per evitare che il libro sia abbandonato prima ancora di leggere almeno la quarta di copertina.
Alcune case editrici hanno in catalogo collane di narrativa attente a questo elemento, particolarmente interessante è la suddivisione studiata da Giunti per la collana Colibrì:
Ovviamente stiamo puntando la nostra attenzione sulla scelta di libri da leggere in autonomia, diverso è il caso di libri destinati ad essere letti ad alta voce dall’adulto, magari alternandosi con il bambino o la bambina, quando sa farlo.
Ma di questo parlerò a breve in un altro articolo.
Intanto di seguito la suddivisione che ho sperimentato in libreria e che finora ha funzionato molto bene, la fascia d’età di riferimento va dai 6 ai 12 anni:
si tratta di quel lettore o lettrice che ha appena imparato a leggere, che preferisce ancora l’ascolto alla lettura autonoma ma sente il desiderio di provare a leggere un libro tutto da solo o da sola. Anagraficamente si tratta di bambini o bambine di 6 – 7 anni, le proposte per loro vanno dagli albi illustrati o i libricini di narrativa letti ad alta voce già a bambini di 4 – 5 anni abituati all’ascolto, a narrativa indicata per i 6 anni, le proposte possono essere in stampato maiuscolo o in minuscolo a seconda del livello di capacità raggiunto;
si tratta di quel bambino o bambina che ha imparato a leggere e ha voglia di cimentarsi con la lettura autonoma, la proposta si sposta su libri di narrativa generalmente indicati con la fascia d’età 6 o 7 anni, in stampato minuscolo e con trame abbastanza snelle ma non banali, molto utili in questa fase gli albi illustrati, quelli “da grandi”, spesso dal contenuto molto significativo e con più livelli di lettura;
è un bambino o una bambina che ha imparato a leggere già da un po’ ma preferisce di gran lunga ascoltare le letture ad alta voce, con lui o lei non bisogna insistere ma piuttosto continuare a leggere ad alta voce trame via via più articolate e complesse proponendo magari di alternarsi alla lettura di brevi passi;
colui o colei che legge libri in autonomia, inizia ad avere già delle preferenze di genere o ha individuato collane che gli o le sono congeniali, difficilmente si lascia convincere a spostare la sua attenzione verso cose nuove ma si può provare a proporre letture sempre più complesse;
ha un suo gusto e fa le sue scelte in totale autonomia, spesso ha un genere preferito ma dimostra curiosità e interesse per proposte che sappiano in qualche modo catturare la sua attenzione.
Detto questo, mi pare chiaro che la classificazione per età rimane sempre quella più comoda nella catalogazione dei libri per l’infanzia, questo non significa però che debba essere vincolante e non critica.
Presto troverai nelle schede dei libri presenti su libraia.it l’indicazione legata alla classificazione per competenze di lettura, il tempo di aggiornare il tutto 😉
Intanto se hai dubbi scrivimi in chat, oppure nei contatti trovai telefono, mail, link a facebook e instagram.
Insomma fatti sentire, sarò felice di aiutarti.